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Bad New Days

Design & Crime

L'antiestetica



Il ritorno del reale
L'avanguardia alla fine del Novecento
di Hal Foster


postmedia 2006
256 pp.
-- 99 illustrazioni
isbn 9788874900268




26,00
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Questo libro ripercorre la nascita di alcune tendenze e teorie dell’arte a partire dal 1960, ma lo fa con l’intenzione di comprendere l’attualità; cosa produce un presente così diverso, in che modo il presente, a sua volta, rilegge il passato? Questa domanda coinvolge anche il rapporto tra lavoro critico e storico, e qui nessuno può scappare dal presente, nemmeno gli storici dell’arte. L’analisi storica non dipende dalle posizioni di oggi, ma un impegno nel presente, che sia artistico, teorico e/o politico, appare indispensabile.
Hal Foster



"
Il ritorno del reale" è un libro essenziale per chi si occupa seriamente di arte contemporanea, non solo perché spiega come si arriva alla scena contemporanea che inaugura il millennio, a quell’allargamento della sfera dell’arte che ancora oggi è tipico di tanta arte, analizzando teorie e opere che hanno reso la seconda metà del secolo così ricco di proposte, ma anche perché Hal Foster non rinuncia ad un ruolo attivo della critica d'arte e rilegge l’arte dal dopoguerra ad oggi svelando i retroscena e le strategie di una società globale che ha favorito “una cultura visiva sempre più amministrata da un mondo dell'arte dominato da figure promozionali con scarso spirito critico, e da un mondo mediale di aziende di comunicazione e intrattenimento che non ha alcun interesse per qualsivoglia analisi critica”. La precisione delle sue analisi storiche e l'urgenza della sua attenzione verso il sociale hanno contraddistinto "Il ritorno del reale" come uno dei capolavori della letteratura critica degli anni Novanta.

Ma quale reale torna, allora? Così come il "ritorno del rimosso", cui Foster ovviamente allude, è un processo, una dinamica che scuote la soggettività, la espone, la mette a rischio, ma anche la risveglia e la dinamizza, il reale che è qui un reale traumatico, che segna il punto di passaggio dalla contemplazione al contatto e agisce attraverso la ripetizione. Ancora Warhol, dunque, con le sue icone moltiplicate ("Voglio essere una macchina", ci dice l'artista) che insieme schermano e producono il trauma del reale. ... (continua)
Stefano Chiodi

Concentrando l’attenzione su Il ritorno del reale, credo che siano in pochi ad avere dubbi che si tratti di uno dei contributi che più ha saputo attraversare il presente... (continua)
Emanuela De Cecco




postmedia books

Hal Foster insegna arte alla Princeton University dove dirige il dipartimento di Arte e Archeologia. E' stato uno dei fondatori della casa editrice Bay Press a Seattle. Collabora con le riviste October, New Left Review e London Review of Books. Tra i suoi libri più recenti Design & Crime, Il ritorno del reale, Prosthetic Gods e Arte dal 1900 una particolare storia dell’arte del Novecento scritta in collaborazione con Rosalind Krauss, Yve-Alain Bois e Benjamin Buchloh. Postmedia pubblica nel 2011 un altro libro fondamentale per la teoria degli anni Ottanta, L'Antiestetica, una raccolta di saggi a cura di Hal Foster che raccoglie gli scritti di Jurgen Habermas, Kenneth Frampton, Rosalind Krauss, Craig Owens, Fredric Jameson...