introduzione

Ester Coen

Design & Crime

il ritorno del reale

L'antiestetica
Saggi sulla cultura postmoderna
a cura di Hal Foster

postmedia books 2014
192 pp.
-- 9 illustrazioni
isbn 9788874901227

 

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Grazie alle sue pubblicazioni, negli ultimi trent'anni, Hal Foster ha realmente allargato i confini della teoria dell'arte facendola somigliare sempre di più alla critica culturale, stabilendo così un punto di osservazione dal quale programmi e strategie apparentemente disparate di artisti, committenti e critici trovano invece un'eloquente coerenza. Di questa sua attività critica – per non citare la sua attività come editore quando fonda la Bay Press con Thatcher Bailey e Charlie Wright con la quale pubblica The Anti-Aesthetic nel 1983 – L'antiestetica è la base fondante, motivo per cui questo libro non solo diventa la "bibbia del postmoderno" sul quale si formano centinaia di ricercatori negli atenei americani, ma è un tassello importante per capire gli sviluppi successivi del suo pensiero e dell'attivita critica del gruppo di October. Con L'antiestetica Hal Foster chiama a raccolta critici autorevoli – Jürgen Habermas, Jean Baudrillard, Kenneth Frampton, Rosalind Krauss, Douglas Crimp, Craig Owens, Gregory L. Ulmer, Fredric Jameson, e Edward W. Said – con lo scopo di investigare sull'intera gamma della produzione culturale postmoderna. Quando è uscito, agli inizi degli anni Ottanta, L'antiestetica ha rappresentato un libro fondamentale che ha fatto il punto sull'influenza della cultura postmoderna, sulla guerra che in qualunque campo – architettura, arte contemporanea, musica, cinema e fotografia – si è combattuta fra modernisti e postmodernisti. Tra i suoi numerosi meriti c'è sicuramente quello di indirizzare schiere di ricercatori verso una cultura postmoderna che interrompesse inutili diatribe a favore di una ricerca che rifiutasse le gerarchie e accettasse la diversità, un postmoderno della resistenza rispetto alle tendenze già omogeneizzanti del capitalismo globale.

Le avventure dell'estetica costituiscono una delle grandi narrazioni della modernità: dall'epoca della sua autonomia attraverso quella dell'arte per l'arte, allo status di categoria necessariamente negativa, una critica del mondo così com'è. È proprio quest'ultima fase (immaginata brillantemente dalle ricerche di Theodor Adorno) che è difficile abbandonare: la nozione di estetica come attività sovversiva, un interstizio critico in un mondo altrimenti strumentale.
– Hal Foster


A poco più di trent'anni di distanza questo testo ci appare per molti versi come un documento postumo, manifesto di un progetto –il postmodernismo – già esauritosi, riproposto «quando ormai la discussione si volge piuttosto altrove, alla consunzione di questo termine e, in definitiva, all'epilogo di una fase» (Ester Coen). Questo aspetto risulta tanto più vero dal momento che il lettore italiano è già a conoscenza delle evoluzioni, delle trasformazioni e dei fallimenti subiti da tale progetto, in particolare nel pensiero di uno dei suoi principali promotori, lo stesso Hal Foster, del quale la stessa casa editrice Postmedia Books ha pubblicato, nel corso dell'ultimo decennio, alcune opere fondamentali e successive (cfr. a proposito Il Ritorno del reale. L'avanguardia alla fine del Novecento, 2006, e Design & Crime, 2003) delle quali L'antiestetica costituiva un presupposto imprescindibile...
–Francesca Agamennoni, Between, settembre 2015

Pubblicato oggi a distanza di circa trent'anni dalla versione originale inglese, L'antiestetica spinge il lettore a una duplice operazione: comprendere da un lato specificità e differenza dei singoli saggi, dall'altro considerare retrospettivamente come la scena artistica e culturale si sia nel frattempo modificata.
– Michele Dantini, Il Giornale dell'Arte, febbraio 2015

 

 

 

 


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Introduzione al postmoderno
Hal Foster
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Il modernismo: un progetto incompleto
Jürgen Habermas
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Verso un regionalismo critico.
Sei punti per un architettura della resistenza
Kenneth Frampton
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La scultura nel campo allargato
Rosalind Krauss

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Sulle rovine del museo
Douglas Crimp
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Il dibattito sull'Altro:
Femminismo e postmodernismo
Craig Owens
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L'oggetto della post-critica
Gregory Ulmer

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Il postmoderno e la società dei consumi
Fredric Jameson
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L'estasi della comunicazione
Jean Baudrillard
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Pubblico, confronto, membri e comunità
Edward W. Said

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postfazione all'edizione italiana di Ester Coen





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