Da spazio nasce spazio

 



Autoarchiterapia
di Ugo La Pietra



postmedia books 2024
144 pp. 127 ill.
formato 190x142mm 
isbn 9788874903894

s

16,00

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L'architettura può essere una cura? Possiamo usarla come una sorta di terapia? Certamente lo era per il giovane Ugo La Pietra che nel 1974 raccoglie una serie di disegni realizzati sin dagli anni Sessanta – quando era studente al Politecnico di Milano – e la intitola "Autoarchiterapia", punto di partenza di una riflessione teorica che si basa su principi non convenzionali del "saper fare" design e che sarà poi tipica di tutta la sua opera.
Erano anni in cui il superamento dello "specifico disciplinare" e una forte componente "concettuale" aveva avvicinato tra loro le varie discipline, così anche architettura e arte. Per l'architettura non era più necessario costruire, si poteva fare architettura con una foto, un film, un disegno, una performance, e così era per l'arte. Ecco, "Autoarchiterapia" è il punto di partenza di una riflessione teorica, una serie di disegni che hanno lo scopo di liberarmi dall'ossessione di essere un architetto che necessariamente costruisce. Il libro Autoarchiterapia è sia un "libro d'artista" sia "un'opera di architettura". (Ugo La Pietra)


Can architecture be a cure? Can we use it as a kind of therapy? It certainly was like that in 1974 for a young Ugo La Pietra, when he collected a group of drawings he had made during his time as a student at the Polytechnic University of Milan in the 1960s. The series, entitled "Autoarchiterapia," turned out to be the starting point of a theoretical reflection based on unconventional principles of "savoir faire" design, and would later become a recurrent trait in all his work.
Those were years when the end of 'disciplinary specificity', coupled with a strong 'conceptual' element, had brought different creative disciplines closer together, and that included architecture and art. It was no longer necessary to build to be an architect. One could make architecture with a photo, a film, a drawing, or a performance. And the same was true for art.
'Autoarchiterapia' was the starting point of a theoretical reflection – a series of drawings made with the objective of freeing myself from the obsession of being an architect who necessarily had to build in order to be considered such.
'Autoarchiterapia' is both an 'artist's book' and 'a work of architecture.'
(Ugo La Pietra)

 


 

 

 

 

postmedia books

Questo libro è una riedizione della famosa edizione Jabik e Colophon (1975) 264 pagine in formato 153x205 mm, stampato in 2 versioni di 500 esemplari cad. La seconda edizione Postmedia Books ha 144 pagine e sono stati realizzati 1000 esemplari in brossura nel formato 142x190 mm. A fine libro è stata aggiunta una breve intervista a Ugo La Pietra realizzata da Gianni Romano.

This is a reissue of the legendary Jabik and Colophon edition (1975) which had a 153x205 mm format and 264 pages, printed in 2 versions of 500 copies each. The second by Postmedia Books edition features 144 pages and 1000 copies were made in paperback in the 142x190 mm format. A short interview with Ugo La Pietra conducted by Gianni Romano was added at the end of the book.

 

 

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