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Da spazio nasce spazio
Che cosa sia il colore non ha ancora una precisa risposta: sappiamo però che cosa può succedere se improvvisamente, per un leggero colpo alla nuca, capitasse non vedere più i colori. Alcuni neuroscienziati come Oliver Sacks hanno spiegato tutto questo, mettendo sotto osservazione un pittore improvvisamente cieco ai colori che ha potuto continuare a vivere con la memoria dei colori che non vedeva più, e un piccolo popolo di un atollo della Micronesia (Pingelap), decimato da uno tsunami, che dopo parecchi secoli aveva spontaneamente selezionato una metà della popolazione che vedeva a colori e si dedicava all'agricoltura, mentre l'altra metà, che non li vedeva, si occupava della pesca notturna. Ora, per cercare una risposta possibile, si può dire che il colore, rispetto alla normale visione animale e umana, non è solamente un fenomeno della luce ma una percezione dei nostri occhi e un'elaborazione del nostro cervello. La città labirinto _ Riconoscere lo spazio _ C'era una volta il genius loci _ Neotopie _ In cerca di strategie _ Naturalismo surrealista: Franco Albini _ Luoghi archetipici: Ettore Sottsass _ Ready-made: Achille e Piergiacomo Castiglioni _ Silenzi eloquenti: Ludvig Mies van der Rohe _ Stanze-stanze: Gio Ponti _ Flexiscape: Ronan e Erwin Bouroullec _ Spazi ermafroditi: Alessandro Mendini _ Interni perturbanti: Philippe Stark _ Spazi disequilibrantii: Ugo La Pietra _ Proun: El Lisitskiy _ Allestire ambienti _ Interni urbani _ Arti e spazio _ Luci e ombre |
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postmedia books |
Luciano Crespi si è laureato in architettura al Politecnico di Milano ed è professore ordinario di design. Dopo avere insegnato nella Facoltà di Architettura è stato tra i fondatori nella Scuola di design del corso di laurea di design degli interni, di cui è attualmente presidente. E' direttore del master IDEA in exhibition design e del master internazionale in urban interior design. All'attività didattica affianca quella di ricerca, come coordinatore del gruppo DHoC (Interior design for Hospitable Cities) e di sperimentazione progettuale. Nel 1999 è stato tra i curatori della mostra "Marco Zanuso architetto" alla Triennale di Milano. E' stato presente alla Biennale di Venezia del 2006 nella sezione "Città di pietra". A Milano ha progettato l'edicola di piazza Cordusio. Ha scritto molto sul rapporto tra design e cultura tecnologica e ultimamente sulla nozione di neotopie come dispositivi urbani in grado di riscattare porzioni di territorio dal loro destino altrimenti atopico. Nel 2011 ha curato "Città come". |
Storia dell'Interior Design, Andrea Branzi, Luciano Crespi, Angela Rui, Manlio Brusatin, Da spazio nasce spazio, interior design, italian design