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Design & Crime

Il progetto del reale

 

 

 



Studio Formafantasma
Il design degli iperoggetti
di Marco Petroni



postmedia books 2022
104 pp. 32 ill. colore
formato 210x140mm 
isbn 9788874903290

 

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21,00

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Il design cambia costantemente ruoli e finalità, e non potrebbe essere altrimenti, perché la sua collocazione nel mondo lo obbliga ad agire in una dialettica oggetto/contesto in continuo divenire. Se allora la cornice di riferimento è il crollo dell'Antropocene e una crisi pandemica che ha modificato assetti e relazioni, il design deve porsi al centro di una cultura del progetto al servizio dell'ecosostenibilità. Partendo da tali presupposti e dalla consapevolezza che il design sia espressione di un agire responsabile, Marco Petroni guarda alle produzioni di Studio Formafantasma come possibili modelli di un design che corregge derive e criticità del presente. Nel volume Studio Formafantasma. Il design degli iperoggetti, appena uscito per Postmedia Books, il lavoro del duo di designer italiani, al secolo Andrea Trimarchi e Simone Farresin, risulta cruciale nell'ambito di una disciplina che abbandona sentieri di ricerca solo estetica e formale per immaginarsi strumento riparatore di una rifondata relazione uomo-ambiente.
_ Marilena Di Tursi, Artribune, marzo 2022

 

A dieci anni dallo sviluppo di Botanica, progetto curato da Marco Petroni per la Fondazione Plart di Napoli, l'autore ha sentito il bisogno di approfondire il lavoro di Andrea Trimarchi e Simone Farresin per definire un passaggio fondamentale del design del nostro tempo.  Il passaggio da oggetti a iperoggetti nasce dal bisogno di creare nuovi percorsi per la progettazione e in secondo luogo, come possibilità di costruire ponti e vie secondarie per facilitare gli incontri, così da liberarci delle visioni univoche della storia del design, dalla costante tentazione di gerarchizzare gli esseri e gli oggetti.  E' un futuro non ancora scritto, capace di combinare tradizioni acquisite o ereditate, interpretazione, sperimentazione e creazione di qualcosa di nuovo, con l'intento principale di partire da questo mondo per altri mondi possibili. Il design di Formafantasma si profila, sin dalle prime espressioni progettuali come arte conoscitiva del possibile, una ricerca di alternative allo status quo. Petroni guarda ai loro progetti come espressioni tecniche di resistenza mentale, come la facoltà di immaginare, la capacità di narrare storie alternative, come l'espressione concreta di un mondo che non si rassegna alle narrazioni dominanti. E' come se l'immaginazione prendesse naturalmente la forma dell'innovazione, di qualcosa che fino a quel momento sembrava sconosciuto o poco chiaro, opaco, avvolto nella nebbia delle ipotesi possibili e con la progettazione diventasse una realtà concreta e alternativa. Formafantasma ci dà il segnale di come l'Antropocene abbia definitivamente modificato l'immaginario umano, cambiando la posizione e il ruolo della nostra specie sulla Terra, alterando la percezione di ciò che siamo come Sapiens. Tutto prende la forma di uno smantellamento progettato di alcune certezze egocentriche e ecocentriche. Formafantasma ci mette davanti a nuove paure e nuovi scenari. Abbiamo attraversato una soglia, siamo su un crinale, siamo insieme a un pianeta, siamo parte di un ecosistema. Lo sguardo, l'attitudine progettuale coinvolge l'intero mondo comune, fatto di umani e non umani, viventi e minerali, eventi atmosferici, materiali, tecnologie, sogni e fantasmi.

Questa è una dimensione che il design aveva smarrito in favore della creatività manierista del progettista. In fondo, osservando un pianeta che è ormai impensabile e inconcepibile non è più necessario ricorrere alla stravaganza del segno o alla fantasia della finzione distopica. Basta raccogliere la sfida di raccontare il mondo così com'è.
_ Giovanni Innella

Formafantasma ci mette davanti a nuove paure e nuovi scenari. Abbiamo attraversato una soglia, siamo su un crinale, siamo insieme a un pianeta, siamo parte di un ecosistema. Lo sguardo, l'attitudine progettuale coinvolge l'intero mondo comune, fatto di umani e non umani, viventi e minerali, eventi atmosferici, materiali, tecnologie, sogni e fantasmi.  Il design proietta il suo sguardo su una dimensione nuova che sposta l'attenzione dagli oggetti agli iperoggetti.
_ Marco Petroni

... L'unico problema, che noi vediamo anche nei nostri studenti, in parte anche in noi, è che sono anche estremamente spaventati. E questa cosa qua non va bene insieme, perché se tu vuoi essere impegnato, politicamente attivo, ma sei spaventato, rischi di generare dei mostri. Per molto tempo noi designer avremo ancora tutti lavoriche hanno a che fare con l'awareness, la denuncia, il porre l'attenzione su una cosa, la comprensione. E ci sarà poi bisogno di muovere in un'altra fase, che è quella attiva, cioè quella trasformativa. Ci vorrà del tempo.
_ Formafantasma, Il Foglio, maggio 2022

 

 

Formafantasma
( teacher edition )
104 pp. 32 ill. bn 
isbn 9798421950899

 

 

 

 

 

 

postmedia books

Marco Petroni, teorico e critico del design. Professore di Storia delle arti applicate presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli. Collabora con l'edizione online di Domus e cura la rubrica Fabulations per Artribune. Ha diretto il centro di ricerca museale Plart di Napoli dove ha sviluppato progetti curatoriali innovativi ed eventi legati ai temi della cultura del progetto con un approccio transdisciplinare come Botanica di Studio Formafantasma, Naturally combined di Mischer 'Traxler, The future of plastic di Officina Corpuscoli...  Ha pubblicato vari saggi tra cui Mondi Possibili (Edizioni Temporale), Going real (Planar Books) e Il progetto del reale. Il design che non torna alla normalità (Postmedia Books).

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