introduzione

Conversazioni con Obrist

Gerhard Richter

DontStopDontStop



Breve storia della curatela

Hans Ulrich Obrist




postmedia books 2011
224 pp.
-- 12 illustrazioni
isbn 9788874900626



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21,00

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Questo libro è uno strumento straordinario e Hans Ulrich Obrist non è solo un archeologo, è anche una guida attraverso paesaggi artistici che devono ancora emergere.
(dalla postfazione di Daniel Birnbaum)

 

L'impressione che si ottiene leggendo questo libro è di osservare la storia dell'arte del 900 dal backstage o di aver ascoltato le storie di 11 persone che avrete voglia di riascoltare. Obrist con queste interviste si conferma grande intervistatore andando oltre la semplice "conversazione" e raccogliendo con precisione le preziose testimonianze dei primi grandi curatori del 900: Walter Hopps, Anne d'Harnoncourt, Werner Hofman, Jean Leering, Franz Meyer, Seth Siegelaub, Walter Zanini, Johannes Cladders, Lucy Lippard, Pontus Hultén, e naturalmente Harald Szeemann. 
Le loro storie contribuiscono a creare una mappa degli sviluppi della pratica curatoriale, dai primi curatori indipendenti degli anni Sessanta e Settanta ai programmi istituzionali sperimentali nelle istituzioni americane ed europee o in alcune Biennali. Gli incontri con questi grandi personaggi si fanno apprezzare anche per l'inesauribile mole di aneddoti che li circonda:
Pontus Hultén privo di trasportatori che porta un Mondrian al museo con un taxi; la ricerca di uno sponsor da parte di Szeemann all'epoca di "When Attitudes Become Form" e la nascita del concetto di intellettuale come "Gastarbeit"; Jean Leering che diventa direttore del Van Abbemuseum dopo il servizio militare; Walter Zanini descrive la nascita dell'attitudine collaborativa tra artisti e istituzioni; Lucy Lippard svela i retroscena delle proteste al MoMA per manifesta negligenza rispetto al lavoro delle artiste donne.


Curator: one who manages or oversees, as the administrative director of a museum collection or a library. Middle English curatour, legal guardian, from Old French curateur, from Latin curator, overseer, from curatus, past participle of curare, to take care of.

Obrist ha spesso insistito sul fatto che la storia dell'arte moderna, nel modo interpretato da musei e accademie, si è limitata rigidamente e acriticamente ad una storia degli oggetti, mentre potrebbe essere meglio intesa come una storia delle esposizioni. Obrist mette in evidenza che le mostre non sono state documentate con la consistenza e la profondità che la ricerca storica richiede, lasciando in ombra il lavoro e la fantasia dei curatori che hanno assorbito la tradizione dei predecessori e trasmesso in modo informale la loro esperienza alla generazione successiva. Solo comprendendo le genealogie possiamo capire come alcuni oggetti piuttosto che altri siano entrati nella storia dell'arte tradizionale.
_ Thomas Crow, "Artforum", luglio 2009

I loro viaggi esemplari evidenziano non solo la vasta gamma di ruoli attribuiti al curatore, da ombra nascosta dietro l'artista in mostra a creatore di musei, ma soprattutto il fatto concreto che le persone non nascono curatori; lo diventano, per quanto diverso il loro background.
_ Donatela Cacciola, "Domus", dicembre 2009

 

 


 

ø Walter Hopps

ø Pontus Hultén

ø Johannes Cladders

ø Jean Leering

ø Harald Szeemann

ø Franz Meyer

ø Seth Siegelaub

ø Werner Hofmann

ø Walter Zanini

ø Anne d'Harnoncourt

ø Lucy Lippard

ø L'archeologia delle cose future (postfazione di Daniel Birnbaum)







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