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Olafur Eliasson
La memoria del colore e altre ombre informali
Colour memory and other informal shadows
AA.VV.

postmedia 2007
96 pp.
-- 72 illustrazioni colore e bn
testi in italiano e inglese
isbn 9788874900343

16,90

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Grazie al lavoro esposto alla Tate Gallery nel 2003 - The weather project - Olafur Eliasson ha raggiunto una popolarità di solito sconosciuta ai protagonisti dell'arte contemporanea. Questo libro è il tentativo di restituire l'immagine dell'artista in dettaglio, la complessità di un'opera composta perlopiù di installazioni composte da luce e colori, dalla necessaria interazione col pubblico e dalla consapevolezza di un mondo sempre meno disposto a discutere l'apparenza delle immagini. Il libro contiene saggi di Hans Ulrich Obrist, Paul Virilio, Gunnar B. Kvaran ed Emi Fontana, oltre ad una selezione di statement dello stesso artista.


Il lavoro di Olafur Eliasson si colloca oltre la land art, come tentativo di irrompere nella profondità ottica delle apparenze... esso offre un buon esempio dell’incidente del tempo nello spazio delle arti plastiche, nell’epoca di questa repentina “tele-presenza” che è il nostro quotidiano; i suoi lavori silenziosamente ci reintroducono nel mistero dell’apparizione che condiziona tutto ciò che è verosimile.
(Paul Virilio)









postmedia books Olafur Eliasson è nato nel 1967 a Copenhagen da genitori islandesi. Dal 1993 vive e lavora a Berlino dove ha sede lo Studio Olafur Eliasson, un laboratorio che oltre alle sperimentazioni dell'artista è anche impegnato in progetti architettonici. Nel 2003 Eliasson rappresenta la Danimarca alla Biennale di Venezia dove presenta The blind pavilion, mentre nella Biennale del 2005 ha presentato Your black horizon all’isola di San Lazzaro degli Armeni. Del 2003 è anche il lavoro che gli da popolarità mondiale: The weather project, allestito nella turbine hall della Tate Modern a Londra, viene visto da oltre due milioni di spettatori. A maggio ha ricevuto il Joan Miró Prize. E' in preparazione la più grande retrospettiva mai organizzata sul suo lavoro - Take Your Time, a cura di Madeleine Grynsztejn - che inaugura l'8 settembre 2007 all'SFMoMA e nell'aprile del 2008 al MoMA di New York.

ory and other informal shadows

Colourmemory and other informal shadows