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NFT and Cultural Heritage
NFT and Cultural Heritage indaga sul fenomeno degli NFT nell'orizzonte del Cultural Heritage. Nonostante si tratti di un tema ampiamente discusso nel dibattito pubblico, non esistono ancora, a livello internazionale e nazionale, studi scientifici specificamente dedicati a esplorare pratiche e forme di applicazione, storia, prospettive e problematiche, attori e fruitori, effetti sociali e ambientali connessi all'uso degli NFT nell'ambito del patrimonio dell'arte e della cultura. A tali aspetti sono dedicati i contributi di storici dell'arte e critici d'arte, studiosi di cinema, media, museologia, filosofia e mercato dei beni culturali che, secondo l'approccio interdisciplinare del volume, si interrogano sugli esordi, sui momenti di crisi e sulle potenzialità artistiche, museali e archivistiche di questi oggetti digitali. Che, sottolinea Vincenzo Trione, a differenza della maggior parte dei lavori diffusi su Internet e sui social, provano a far resistenza al fluire del tempo. Sognano di rimanere, di essere collezionati (forse, anche restaurati) e musealizzati. Sancendo il ritorno dell'economia della rarità. E riaffermando l'eterna attualità di valori "troppo umani" come quelli di originalità e di non replicabilità. Con saggi di / with essays by: Anna Luigia De Simone, Camilla Balbi, Maria Grazia Mattei, Vincenzo Trione, Valentino Catricalà, Anna Calise, Simone Arcagni, Riccardo Manzotti. NFT and Cultural Heritage investigates the phenomenon of NFT within the horizon of cultural heritage. Although it is a widely discussed topic in the public debate, there are as yet no academic studies at international and national level that deal specifically with the practices and forms of application, the history, the perspectives and issues, the actors and users, and the social and environmental effects related to the use of NFTs in the field of art and cultural heritage. These aspects are addressed by contributions from art historians and art critics, scholars of film and media, museologists, philosophers, and scholars of the cultural heritage market who, in accordance with the volume's interdisciplinary approach, question the beginnings, moments of crisis, and the artistic, museum, and archival potential of these digital objects. Which, as Vincenzo Trione points out, unlike most of the works circulating on the Internet and social media, try to resist the flow of time. They dream of remaining, of being collected (perhaps, even restored) and musealized. Sanctifying the return of the economy of rarity. And reaffirming the eternal relevance of "all too human" values such as originality and non-replicability. |
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postmedia books |
Anna Luigia De Simone insegna Arte e media, Storia dell'arte contemporanea e Storia e teorie delle mostre contemporanee presso l'Università IULM di Milano. Ha pubblicato numerosi contributi sui rapporti tra arte e televisione e sui processi di intermedialità. Tra i suoi volumi, Architetture d'avanguardia. Scenari e visioni della città nel Novecento (2008), Andy Warhol's TV. Dall'arte alla televisione (2017). Nel 2021 ha coordinato il progetto editoriale dell'Enciclopedia Treccani dell'Arte Contemporanea. Anna Luigia De Simone teaches Art and Media, History of Contemporary Art, and History and Theories of Contemporary Exhibitions at IULM University in Milan. She has published numerous contributions on the relationship between art and television and on intermediality processes. Among her volumes: Architetture d'avanguardia. Scenari e visioni della città nel Novecento (2008), Andy Warhol's TV. Dall'arte alla televisione (2017). In 2021, she coordinated the editorial project of the Treccani Encyclopedia of Contemporary Art. |
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