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VIII Premio Lissone Design a cura di Francesca Guerisoli e Anty Pansera
Il Premio Lissone Design, iniziativa a cadenza biennale del Comune di Lissone, giunge nel 2022 alla sua VIII edizione, con un concorso su invito e una mostra curata da Francesca Guerisoli e Anty Pansera. Sono messe in scena le case history di dieci tra studi di progettazione e designer che, nel loro insieme, ben rappresentano il furniture e complemento d'arredo che si ritrovano nei laboratori e nelle industrie che ancora operano in Brianza.
Per l'VIII Premio Lissone Design gli studi si rappresentano attraverso due proposte: la prima significativa del proprio percorso progettuale; la seconda riferita a un "mobile che non c'è", prototipato per l'occasione o descritto attraverso disegni, rendering, fotografie o video che, in un'ottica di ricerca, risponde alle profonde trasformazioni degli habitat domestici degli ultimi anni. Ilaria Marelli per "Dieci storie di design" e Carlo Trevisani per "Il mobile che non c'è" sono i due vincitori di questa edizione, selezionati dalla giuria composta da Michele Cuomo, Raimonda Rissini, Marco Sammicheli.
VIII Premio Lissone Design: Studio Bartoli Design / Matteo Di Ciommo / Patrizia Di Costanzo e Paolo Pallucco / Massimo Farinatti / gumdesign / Giorgio Gurioli / Ilaria Marelli / Elena Salmistraro / Marta Sansoni / Carlo Trevisani
Un ritorno al passato per proiettarsi nel futuro: l'VIII Premio Lissone Design, che mi vede coinvolta da Francesca Guerisoli, neodirettore di un museo con un'interessante ed articolata storia, vuole riproporsi come una riflessione anche sulle competenze di un territorio - e dello storico triangolo SeLiDe -, che non ha perso, a tutt'oggi, una sua attrattiva, non solo nazionale. Si è allora scelto di mettere in scena le case history di dieci studi di progettazione che, nel loro insieme, paiono ben poter rappresentare - ieri e per domani -, quel furniture e complemento d'arredo che rientrano nel fare che ritroviamo nei laboratori/industrie ancora operanti in Brianza. Progettiste e progettisti che in alcuni casi operano "a nome proprio", differenti le generazioni d'appartenenza e la formazione; le modalità metodologiche e realizzative non analoghe; la grammatica e sintassi compositiva; o "insieme": coppie di lavoro a quattro mani, a volte in ruoli inaspettati. Si è chiesto loro di rappresentarsi con un progetto/prodotto che, a tutt'oggi, ritengono significante nel loro percorso progettuale – e di motivarlo –, ma di proporre anche "un mobile che non c'è", nell'ottica della ricerca e della particolare attualità che stiamo vivendo e che, a buon diritto, potrebbe inserirsi in quell'habitat domestico che sta subendo profonde trasformazioni, d'uso e dimensioni, tenendo conto, eventualmente, di altre preesistenze domestiche. (Anty Pansera) Ciò che emerge dai pezzi dell'VIII Premio Lissone Design è un panorama variegato. La sezione "Dieci storie di design" ci immerge nel vissuto progettuale di ogni designer, sia grazie ai pezzi presentati sia con la narrazione che si dipana attraverso le loro parole. Ogni oggetto, infatti, è accompagnato da un racconto personale. Poter ascoltare anche ciò che non si può desumere dalla contemplazione dell'oggetto perché ne sta al di fuori pur essendone parte integrante e generativa, è un valore aggiunto che ci porta in un "dietro le quinte". Ogni designer ci racconta in mostra il motivo della scelta ricaduta proprio su quel pezzo tra tutti quelli possibili realizzati nell'arco della sua attività. Ne emerge un racconto polifonico, "dieci storie di design" che si articolano al Primo Piano del MAC, tra sedute, lampade, specchi, arredo bagno, ecc. (Francesca Guerisoli)
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I vincitori dell'VIII Premio Lissone Design
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