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Civil Imagination

Photobook

 

 



Lightfossil
Sentimento del tempo in fotografia e letteratura
di Beatrice Seligardi

postmedia books 2020
150 pp. 12 ill. bn e colore
formato 196x146mm
isbn 9788874902675

 

sold 16,90
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Due immagini fotografiche, l'una di Francesca Woodman, l'altra di Marianne Breslauer, presentano una serie sorprendente di somiglianze: due donne, accostate a muri incisi dai segni del tempo, sembrano emergere, pietrificate, come negli antichi bassorilievi. A quest'impressione di morte, si aggiunge una sintassi misteriosa che le figure umane compongono con le tracce del passato iscritte nella calce: forme indecifrabili che alludono ma non dicono, indici di quello che è stato senza riuscire a trasformarsi in indizi certi. Come se fossero immagini-guida, e sulla scorta dell'immaginifica definizione celatiana di "figura di movimento", queste due fotografie ci porteranno in un viaggio sentimentale attraverso le "poetiche dell'indicalità" nelle opere di Francesca Woodman, Agnès Varda, Max Klinger, André Breton, Deborah Levy, Sophie Calle, Louise Bourgeois e Mary Ruefle.

Una figura non si spiega, si segue. […] Figura: un disegno che concentra una serie di linee, attraverso le quali transita un impulso, un'intensità. Una figura è un circuito stampato. Circuito stampato: una piastra isolante su cui sono disegnati dei fili a inchiostro di rame; fa passare un impulso che viene distorto, filtrato, amplificato da un transistor. È una forma chiusa con tante diramazioni. La sua possibilità di espandersi è quella di attaccarsi a un altro circuito stampato. Processo di movimento: tutto deve essere collegato altrimenti non funziona. Per far passare il movimento della figura, bisogna sempre attaccarsi a un altro circuito stampato, a un'altra figurazione. Cioè parlare d'altro. [ Gianni Celati ]

Possiamo provare a chiamarlo, per ora, lightfossil: un sentimento del tempo che ingloba il gesto di immortalare tracce di qualcosa che è stato, ma che facendo questo crea un altro tempo e un altro modo di rappresentare i soggetti, pietrificati insieme agli altri segni di luce che li accompagnano; una figura che emerge e che fa del processo di affioramento una propria cifra, ma senza confondersi con lo sfondo; una giustapposizione misteriosa di elementi il cui significato risiede nell'alludere all'essenza stessa dell'enigma; un emblema, in cui l'associazione tra le sue parti è per sua natura non concettosa, ma misteriosa, come se ci trovassimo di fronte a un ricordo che non appartiene, tuttavia, al nostro passato.
[ Beatrice Seligardi ]

Se Antonio Tabucchi nel suo Racconti con figure diceva "Spesso la pittura ha mosso la mia penna", allo stesso modo la scrittura di Beatrice Seligardi in Lightfossil sembra esser stata mossa, quasi indotta, dalla fotografia. Lightfossil, uscito per i tipi di postmedia books, muove da due fotografie, entrambe raffiguranti "una donna e un muro": una è Untitled, l'autoritratto di Francesca Woodman scattato a Roma tra il 1977 e il 1978; l'altra, Défense d'afficher, è stata scattata da Marine Breslauer a Parigi nel 1936. Quarant'anni di distanza tra un'immagine e l'altra, luoghi, contesti, personalità distanti. Eppure, suggerisce la studiosa, entrambe le fotografie rappresentano uno scarto rispetto alla produzione delle due artiste. Da una parte, Woodman copre il suo corpo di norma nudo, dall'altra Breslauer costruisce il set della fotografia, distanziandosi dalle street photograph fino a quel momento predilette. Seligardi parte dalla descrizione e dal commento di queste fotografie per introdurre la sua tesi e per cominciare un viaggio sentimentale alla ricerca del sentimento del tempo.
[ Lavinia Torti _ Il Tascabile _ settembre 2020 ]
.


[ Lorenzo Mari _ intervista su Antinomie _ maggio 2020 ]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

postmedia books

Beatrice Seligardi ha conseguito i titoli di Dottoressa di ricerca in Letterature euro-americane e di Dr. Phil. presso l'Università di Bergamo e la Justus Liebig Universität Gießen all'interno del Joint PhD Programme in Literary and Cultural Studies. È autrice di due monografie, entrambe pubblicate nel 2018: Ellissi dello sguardo. Pathosformeln dell'inespressività femminile dalla cultura visuale alla letteratura (Milano, Morellini) e Finzioni accademiche. Modi e forme del romanzo universitario (Firenze, Franco Cesati Editore). Fa parte della redazione di Between e del direttivo di Compalit (Associazione di Teoria e Storia Comparata della letteratura). Attualmente è docente a contratto presso l'Università degli studi di Parma per il Workshop di Letteratura contemporanea e spettacolo. Collabora inoltre con la Cineteca di Bologna in qualità di tutor didattico.

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Ketty La Rocca                             Beatrice Seligardi  |  Lightfossil  |  Postmedia Books  |  isbn 9788874902675