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Kazuyo Sejima

Adrian Paci

Gerhard Richter



 

Isa Genzken
Per una continuità critica dell'architettura moderna
Anna Rosellini


postmedia books 2020
106 pp. 46 ill.
formato 165x120mm 
isbn 9788874902569


s 12,00

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Impegnata nella riflessione sulle origini dell'arte contemporanea, con riferimenti che vanno dalla Teoria estetica di Theodor W. Adorno, alle opere del Bauhaus, alle sculture riflettenti di László Moholy-Nagy, alle manifestazioni degli assemblaggi degli anni Sessanta, alle opere di Bruce Nauman e di Carl Andre, Isa Genzken è alla ricerca di una scultura che ridefinisca di volta in volta i propri confini e i propri obbiettivi, nell'assenza, a tratti percepita come drammatica, di un contesto politico che richieda alle espressioni artistiche la ragione della loro esistenza nella società. Il suo lavoro si concentra sui modi in cui opera la realtà che ci circonda e ci modella: architettura, design, pubblicità, media, temi socio-politici e altri campi ad essi collegati. Per Genzken l'opera d'arte è sempre un unità autonoma. Non può diventare un semplice oggetto, e certamente non un oggetto di evasione, perché ci mette di fronte realtà come l'individualità, ma anche soggettività e intimità.

 

Posso realizzare sculture relativamente piccole che continuano a raggiungere una monumentalità relativamente grande. Questo è un attributo raro. Non raggiunge mai un effetto 1:1, ma piuttosto la qualità di un modello. La dimensione reale si realizza solo nell'immaginazione dello spettatore.
[ Isa Genzken ]

Pensa, una volta ho detto a Beuys: "L'architettura è una catastrofe in Germania; dobbiamo cambiarla", e lui mi ha risposto:"Vai avanti, puoi sempre firmare per me semmai ne avessi bisogno". Eppure non ne ho mai approfittato!
[ Isa Genzken ]

L'assenza di fotografie del muro di Berlino, che invece artisti e architetti europei e statunitensi, circa negli stessi anni, hanno eletto a motivo espressivo fondamentale, sta ad indicare l'originale forma di denuncia della Genzken contro quell'atto violento subito dalla sua città, e dalla sua cultura. L'aura di assenza che promana dalle fotografie suggerisce già quello che diverrà l'interrogativo della Genzken nel registrare, attraverso lo strumento della fotografia, i luoghi delle varie città e metropoli europee e statunitensi per poter individuare ciò che deve essere offerto al pubblico: "what's is missing", secondo le sue stesse parole.
[ Anna Rosellini ]





postmedia books Anna Rosellini è professoressa Associata presso l'Università di Bologna dal 2018, svolge le sue ricerche nell'ambito della storia dell'architettura contemporanea. I suoi interessi di ricerca sono rivolti in particolare all'architettura dal secondo dopoguerra ad oggi, ai rapporti tra architettura e arte, alle relazioni tra forma e materia. Ha partecipato a progetti di ricerca nazionali e internazionali e collabora con l'Ecole d'Architecture de la Ville & des Territoires di Paris-Est. Autrice di pubblicazioni dedicate all'architettura e all'arte del secondo Novecento, ha ricevuto premi e riconoscimenti dal Ministère de l'Enseignement Supérieur et de la Recherche francese e dalla Fondation Le Corbusier di Parigi.

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