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paolo spinicci
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brecht e la fotografia
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August Sander
Fotografia, archivio e conoscenza
di Barbara Fässler
postmedia books 2014
formato 146x192mm
110 pp. --26ill. --
isbn 9788874901159
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14,90
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L'opera del fotografo tedesco August Sander (1876-1964) autore della più grande serie fotografica della storia – i famosi ritratti dei "tedeschi del XX secolo" – viene rivisitata attraverso l'analisi teorica, filosofica e storica da Barbara Fässler. Oltre all'opera del grande maestro il saggio diventa una comparazione con la natura documentaria della fotografia, la tecnica del ritratto, considerando le influenze della fotografia e dello stile di Sander su altri fotografi del Novecento. Come scrive nell'introduzione Paolo Spinicci: Nel suo rendere conto del progetto di Sander, Barbara Fässler ha di mira una riflessione più generale che va al di là del progetto, pure così ricco e bello, di Sander, per riconnetterlo con il dibattito contemporaneo sulla nozione di archivio, sul suo rapporto con la fotografia, per poi muovere di qui verso una riflessione sulla natura dell'immagine fotografica, sul suo complesso rapporto tra l'obiettività dei procedimenti che ne determinano l'origine e la soggettività del loro impiego.
Questo libro è prodotto in collaborazione con Julian Sander e l'archivio August Sander ed esce in contemporanea in lingua tedesca per Atelier (Berna) con il titolo Fotografie, Archiv und Erkenntnis im Werk von August Sander.
L'analisi di Barbara Fässler si concentra sul
metodo di Sander, a partire dall'elaborazione
del progetto Menschen des 20. Jahrhunderts.
L'autrice muove da una riflessione sull'approccio
del fotografo: sul suo modo di affrontare la
relazione con il soggetto ritratto, e sul sistema
di categorie logiche utilizzato per organizzare
le immagini all'interno di uno studio sistematico
della società tedesca (progetto che non riuscì
mai a portare a compimento). La questione
del nesso tra "archivio e conoscenza" è posta
alla base di tutto il ragionamento, a partire da
alcune considerazioni di ordine generale, ma
ricondotte a specifici nodi della teoria fotografica,
sul metodo scientifico induttivo-deduttivo
e sulla scivolosa nozione di "oggettività".
La verifica di queste premesse è condotta sul
territorio, massimamente ambiguo, del genere-
ritratto, sintomatico luogo di confine tra
soggetto e oggetto: in Sander l'arte del ritratto
sembrerebbe esprimersi principalmente come
un equilibrio instabile tra sensibilità (soggettiva)
per il particolare e capacità (oggettiva) di
offrirne una interpretazione generale.
Le parti centrale e conclusiva del saggio s'interrogano
dunque sulle nozioni di "tipologia"
e "archivio", esaminando la struttura del progetto
sanderiano...
__Giacomo D. Fragapane, L'Indice, dicembre 2014
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postmedia books |
Barbara Fässler nasce nel 1963 a Zurigo, vive tra Zurigo e Milano. Figura poliedrica, ricopre vari ruoli: artista, curatore e critico. Dal 2008 tiene periodicamente workshop. Attualmente è incaricata per la docenza di Arti visive, disegno e Storia dell'arte alle medie e il liceo della Scuola Svizzera di Milano. Dal 2010 scrive per riviste e siti di arte contemporanea: «Kunstbulletin» (Zürich), «Studija» (Riga), per «undo.net» e il «Sole24ore» online.
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